 
                                            La notte del 31 ottobre è da sempre avvolta da un fascino particolare.
È quel momento dell’anno in cui l’oscurità si popola di maschere, lanterne di zucca e racconti di spiriti che tornano a camminare sulla terra.
Halloween è diventata una festa globale, pop e divertente, ma le sue radici affondano molto più in profondità di quanto si possa immaginare: nasce da riti antichissimi, superstizioni popolari e tradizioni che nei secoli hanno fatto il giro del mondo trasformandosi continuamente.
Le origini
Le origini più accreditate ci portano ai Celti e alla festa di Samhain, celebrata in Irlanda.
Samhain segnava la fine della stagione della luce e l’inizio del buio invernale.
Si credeva che proprio in quella notte il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliasse, consentendo agli spiriti di visitare i loro cari.
Per ingraziarli o per proteggersi da entità più ostili si accendevano fuochi, si indossavano travestimenti e si lasciavano doni fuori dalle abitazioni.
Il concetto di “dolcetto o scherzetto” ha quindi radici molto più antiche del previsto: originariamente era uno scambio con l’aldilà!
Secoli dopo, con l’espansione del Cristianesimo, Samhain si fonde con le celebrazioni della Vigilia di Ognissanti (All Hallows’ Eve), da cui deriva il nome “Halloween”.
La cultura pop americana, con film, serie TV e un mercato sempre più vivace, ha fatto poi esplodere questa festa a livello mondiale, portando con sé tradizioni curiose e coinvolgenti.
 
Halloween nel mondo
In Messico, ad esempio, il 31 ottobre apre la strada al Dia de los Muertos: teschi colorati, altari decorati da calendule, offerte di cibo e musica per accogliere le anime dei defunti in un’atmosfera calda e festosa, lontana dal timore e più vicina al ricordo affettuoso.
In Giappone, Halloween ha messo radici soprattutto nelle grandi città come Tokyo: la festa è pura espressione creativa, con cosplay spettacolari e parate notturne che somigliano a performance artistiche.
In Germania, nei giorni vicini ad Halloween, c’è la tradizione di nascondere i coltelli per evitare che gli spiriti possano usarli contro i vivi.
Negli Stati Uniti, dove il “dolcetto o scherzetto” è il cuore pulsante della festa, interi quartieri competono per gli addobbi più sorprendenti: scheletri giganti, lapidi finte, ragnatele luminose e persino case trasformate in labirinti del terrore per i più coraggiosi.
In Italia, nonostante molti dicano che Halloween sia una “moda importata”, la nostra cultura ha da sempre un rapporto stretto con i defunti e il mistero.
Basti pensare alle zucche intagliate della tradizione contadina del Nord Italia, come nella Val d’Aosta e nel Friuli, dove si raccontavano storie di anime vaganti nella notte.
Negli ultimi vent’anni Halloween ha conquistato ogni città italiana, diventando un appuntamento fisso per famiglie, bambini e locali che organizzano serate a tema.
 
Halloween a Torino
A Torino Halloween trova terreno fertile: la città, famosa per i suoi legami con l’esoterismo, le leggende nere e il triangolo magico con Lione e Praga, diventa ancora più scenografica e suggestiva il 31 ottobre.
Già solo questo basterebbe a renderla un perfetto set da film horror.
Ma ci sono luoghi che amplificano questa reputazione:
Piazza Statuto: è considerata il cuore oscuro di Torino.
Qui venivano eseguite condanne capitali nell’epoca romana e, ancora oggi, la statua del Genio Alato non smette di inquietare chi la osserva di notte.
Piazza Castello: sede di palazzi e sotterranei dove sono state rinvenute tracce di antichi rituali e simboli massonici.
Il Monte dei Cappuccini: panorama romantico di giorno, scenario da leggenda di sera, con storie di apparizioni e passi sul selciato quando tutto dovrebbe essere silenzio.
Nel settore immobiliare capita di imbattersi in proprietà con una certa… fama.
A Torino le leggende abbondano:
Palazzo del Diavolo, in via XX Settembre: una misteriosa porta inchiodata dall’interno comparve una notte e nessuno seppe mai spiegare il perché. E qualcuno dice che dentro ancora oggi si aggirino ombre che non appartengono ai condomini
La “Casa dei fantasmi” in via Saluzzo: negli anni ’70 si parlava di mobili che si spostavano da soli e lamenti inspiegabili. Gli scettici sorridono, ma i più superstiziosi evitano ancora di passare troppo vicino al palazzo dopo il tramonto.
Il Castello del Valentino: si racconta che una dama velata innamorata del Po si aggiri ancora tra i corridoi. Un ottimo luogo per conferenze… meno per passare la notte chiusi dentro.
Halloween, in fondo, non è solo maschere e mostri: è un pretesto bellissimo per condividere tempo, fantasia ed entusiasmo in famiglia, dietro la porta che si apre al bussare di nuovi piccoli amici in cerca di caramelle.
In ogni lanterna accesa c’è l’idea che la casa sia il posto dove ci si diverte, ci si protegge e ci si sorprende… anche con una buona dose di scherzetti!
Preparare la casa per la notte più “spaventosamente allegra” dell’anno significa passare pomeriggi a intagliare zucche, ritagliare pipistrelli di cartoncino, appendere ragnatele finte e scegliere dove posizionare candele e lanterne.
Per un’agenzia come Immobiliare Bramante, che vive quotidianamente il contatto con le case e i loro abitanti, questo è uno dei momenti più belli dell’anno: la casa diventa un luogo che accoglie, che racconta, che si mette in gioco anche con un pizzico di sana teatralità.
Il Team di Immobiliare Bramante